Prospero Camuncoli

         Prospero, figlio di Giovan Francesco Camuncoli, nacque a Reggio e fu battezzato il 25 aprile 1517. Poco si sa della sua formazione: basandosi sulle conoscenze che si hanno riguardo alla cartografia e all’ingegneria del sec. XVI, si può supporre che essa sia avvenuta all’interno delle organizzazioni di mestiere, come le botteghe di agrimensori, di ingengeri o di architetti.

         Nel 1542 Prospero Camuncoli, agrimensore, era nominato nel collegio dei periti incaricati dei lavori di sistemazione e arginatura del Crostolo e del Canalazzo, ma la sua committenza principale fu quella del 1551 ad opera del duca Ercole II: la misurazione e la contabilità per la riforma delle mura di Reggio, opera determinata da esigenze strettamente militari, e destinata a cambiare profondamente il volto della città. Dalle carte risulta che proprio in questa occasione, il Camuncoli abbia realizzato una mappa del territorio di Reggio fra il 1551 e il 1552, prima quindi che terminassero i lavori della “tagliata”, cioè dell’abbattimento degli edifici esterni alla cinta muraria, e si pensa che essa sia servita da base per la raffigurazione a noi pervenuta.

         E’ quindi questa la circostanza che conferisce particolare rilievo alla mappa del Camuncoli: essa consente ancora di vedere come fossero la città e il suo suburbio prima dello scempio che li privarono di un ricco e antico patrimonio artistico. Toccanti sono pure le circostanze nelle quali fu realizzata nel 1591. Non si sa se sia stata commissionata o eseguita di propria iniziativa, ma, in un momento cupo e tragico, caratterizzato dalla carestia e da potenti terremoti, era un Camuncoli ormai alla fine della vita quello che, servendosi evidentemente di rilievi precedenti, raffigurò una città che non c’era più.

         L’ultima segnalazione relativa a Prospero Camuncoli risale al 1594, ma il successo della sua veduta era destinato a sopravvivergli. Nel 1615 essa era in possesso del governatore estense, e sembra che a lui venisse chiesta dagli Anziani del Comune, per conservarla in archivio; la sua pregevole fattura, tuttavia, indusse il Consiglio a tenerla esposta nella sala grande del palazzo comunale, dove rimase per lungo tempo. Lo storico Andrea Balletti imputa il suo grave deterioramento all’uso di paracamino che ne fu fatto, e che rese la veduta del tutto illegibile. Solo nel 1995, avvalendosi di sofisticati mezzi tecnologici e dell’opera artistica e paziente di Loreno Confortini, si è riusciti a ricavarne con buona precisione la ricostruzione del disegno originario.

veduta Camuncoli

 

 


 

 

 

 

 

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