Ritratti di attori, ballerini, cantanti d'opera

 

Ritratti artisti Vivi   L'Archivio di Stato di Reggio Emilia conserva le carte dei fratelli Giovanni Battista e Pio Vivi, alla cui famiglia il Comune affidò l'ufficio di cassieri del Teatro municipale per quasi tutto il sec. XIX.

   Queste carte, depositate nell'Istituto reggiano nel 1906, sono impropriamente conosciute come «archivio teatrale Vivi», ma l'imprecisione semantica è giustificata dalla sostanziale corrispondenza tra la definizione e la realtà documentaria.

   I fratelli Vivi, infatti, per tutto l'arco dello svolgimento del loro incarico raccolsero una cospicua messe di materiali strettamente connessi all'attività del Teatro municipale, e quindi anche alla vita artistica e culturale di Reggio.

   Nell'«archivio teatrale Vivi», oltre a manifesti delle rappresentazioni e a un notevole numero di libretti d’opera, si trovano numerosi ritratti di artisti che si esibirono durante le varie stagioni nel corso del sec. XIX.

   La maggior parte di cantanti, ballerini e attori raffigurati erano delle vere celebrità dell'epoca, e quasi tutti calcarono le scene del teatro Municipale. I nomi di alcuni di essi sono conosciuti ancora oggi; tale è il caso, ad esempio, di Giuditta Pasta, per la quale Bellini scrisse la Norma, Rossini Il viaggio a Reims e Donizetti l'Anna Bolena.

   Adelaide Ristori fu considerata la più grande attrice del suo tempo, trionfando non solo nei principali teatri europei, ma anche in quelli dell'America, dell'Australia e della Nuova Zelanda. Quando si esibì a Reggio (1858), le fu regalata una medaglia d'oro espressamente coniata per celebrare l'avvenimento.

   Alla reggiana Rosalinda Silva (nata Grossi) Cagnoli dedicò un componimento; purtroppo la sua vita si interruppe prematuramente nel 1804, quando la cantante aveva solo 27 anni, a causa del tifo contratto a Venezia e fu seppellita nella chiesa di S. Teresa.

   La celebrità di Carolina Ungher è addirittura testimoniata dal busto marmoreo che le venne dedicato in occasione delle sue esibizioni reggiane (1837-1838), unitamente alle rime apologetiche di Viani, Peretti e Cagnoli.

   Questi e molti altri ancora sono gli artisti e compositori raffigurati nei ritratti. L’opuscolo Fiori del Parnaso, oltre a offrire una sintesi sulla storia del teatro Municipale e delle sue stagioni, contiene le note artistiche e biografiche di tutti i personaggi.

                    

                   

Torna all'inizio ↑